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equipe medica in sala operatoria con Greenlight

Cura della prostata, arriva nuovo laser “verde” per cancellare il dolore

Coinvolti otto italiani over 50 su dieci

Greenlight, la nuova metodica negli interventi per via endoscopica.

È la malattia urologica più diffusa negli uomini, destinata ad aumentare sempre di più per via dell’invecchiamento della popolazione. In Italia, non a caso, si pone ai primi posti per diagnosi effettuate ogni anno, seconda all’ipertensione arteriosa.

“L’ipertrofia prostatica benigna (Ipb) – commenta Salvatore Bartolotta, direttore dell’unità di Urologia della Clinica GretterLucina di Catania – causata dall’ingrossamento della prostata incide pesantemente sulla qualità di vita, con sintomi che vanno dalla difficoltà a urinare all’insopprimibile urgenza di farlo, anche di notte, così da disturbare pesantemente il sonno di chi ne è vittima. Inoltre, nei casi più gravi, causa una ritenzione urinaria che richiede l’urgente ricorso al catetere per lo svuotamento della vescica. Infine, può determinare anche disfunzioni sessuali, impotenza e problemi di eiaculazione“.

Quando la prostata si ingrossa, ostacolando e ostruendo il passaggio dell’urina e la terapia farmacologica non è più sufficiente è necessario togliere il tessuto in eccesso.

“La nuova metodica Greenlight, messa a punto negli Stati Uniti – spiega il dottor Bartolotta – sfrutta l’azione di un potente laser al tribolato di litio che vaporizza con precisione millimetrica solo l’eccesso di tessuto prostatico, trasformandolo in bollicine di vapore. L’intervento mininvasivo si effettua per via endoscopica in anestesia spinale e in one day surgery. La fibra laser, introdotta dal pene nell’uretra attraverso un sottile cistoscopio”.

La maggior parte dei pazienti torna a casa dopo una notte di ricovero e riprende le normali attività nel giro di una settimana, con evidente risparmio di posti letto e quindi di costi per il servizio sanitario, riducendo anche i tempi sulle liste d’attesa. Il laser verde non provoca sanguinamento o emorragie in quanto determina una coagulazione immediata dei tessuti, non causa incontinenza urinaria, impotenza ed evita le recidive.

Tra gli altri vantaggi di Greenlight figurano il minimo disagio dopo l’intervento, grazie anche all’assenza di sintomatologia dolorosa, l’immediata risoluzione dei sintomi, la ripresa immediata della minzione, il ricorso al catetere per meno di 12 ore, contro le 72 della resezione endoscopica Turp, la degenza di una notte e una rapida ripresa.

La Turp provoca piccoli sanguinamenti e, in casi più gravi, emorragie, per questo è sconsigliato a pazienti ad alto rischio, come quelli con malattie cardiovascolari, della coagulazione e i portatori di stent endocoronarici. Per questi pazienti, nel caso si opti per il Greenlight, non occorre sospendere la terapia anticoaugulante o antiaggregante.

Il laser verde è anche indicato nei pazienti portatori di pacemaker, perché evita il ricorso all’elettrobisturi, generatore di quelle onde elettriche che possono interferire con la stimolazione elettrica dei pacemaker cardiaci. Come se non bastasse, Greenlight tutela la potenza sessuale. Nessun paziente sessualmente attivo ha sviluppato impotenza dopo l’intervento. Il laser non causa danni ai nervi dell’erezione, che si trovano a ridosso della prostata.

Il laser verde, impiegato con successo in più di 500mila pazienti nel mondo, in Italia è disponibile in 15 centri ospedalieri, con una casistica complessiva di oltre mille interventi. “La GretterLucina di Catania, che oggi si arricchisce del Greenlight laser – afferma Salvatore Bartolotta – è la prima struttura tra le cliniche private dell’isola e l’ottava nella classifica di tutte le strutture sanitarie della Sicilia come numero di interventi chirurgici per la cura delle neoplasie dell’apparato urinario, con pazienti provenienti da ogni provincia dell’Isola”.

Via OGGISALUTE.IT